newhope wrote:Simoxxx wrote:Ciao anche io sono Italiano, ho l'assicurazione sanitaria (quella fondo sanitario dell'azienda) ma non copre assolutamente questo tipo di intervento.
Sò che il sistema sanitario italiano ricopre gratuitamente l'intervento solo ed esclusivamente se hai subito un asportazione totale della prostata.
Io farò l'intervento a Milano il 26 aprile e mi costerà 18000 comprensivo di visita post operatoria. Anch'io stavo valutando la Turchia (allettante per il prezzo) ma ho deciso di rimanere in italia perchè nel caso ci fosse qualche problema almeno posso gestirlo ed eventualmente farmi vedere direttamente dal mio Dottore senza problemi.
Se hai bisogno di ulteriori chiarimenti puoi scrivermi in privato.
non è vero, alcuni ospedali lo offrono anche senza asportazione prostata (ma ripeto si trovano pochi pareri online, sembra essere un'operazione veramente rara in italia).
Ho pagato più o meno lo stesso anceh io qui al sud italia (probabilmetne l'unico dottore del sud che fa questi intereventi con una certa frequenza)
Chi è il tuo doc? tienici aggiornati sulla tua operazione
newhope sono oltre 15 anni che combatto con ED per severa fuga venosa e credimi le ho provate davvero tutte. Mi sono fatto visitare da una 15ina di dottori diversi (dai più titolati a quelli tramite sistema sanitario nazionale) ..naturalmente tutti ti indirizzano verso il privato per puro interesse economico. Le liste di attesa sono molto lunghe e in termini di graduatoria naturalmente chi è stato operato per un tumore alla prostata sembra che abbia la precedenza. Sicuramente qualche centro che fa tutto con il ssn c'è ma purtroppo non è così facile accedervi.
ora ti incollo un ansa pubblicata a luglio 2023 che denuncia proprio questo.
Mezzo secolo fa un team di chirurghi in Texas ebbe l'intuizione di realizzare la prima protesi che sostituisce il sistema idraulico del pene.
Ma a distanza di 50 anni l'intervento oggi sicuro ed efficace, fondamentale per tanti uomini colpiti da tumore alla prostata, non è ancora inserito nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) del nostro Paese.
Così, per i limiti di budget, solo poche strutture pubbliche lo assicurano e appena il 10% degli italiani che hanno bisogno di una protesi peniena riesce a farsi operare in ospedale per tornare a una normale attività sessuale. Il restante 90% è costretto a ricorrere al privato.
L'intervento, è la richiesta degli esperti della Società Italiana di Andrologia (Sia) dal congresso nazionale in corso a Roma, "deve essere inserito quanto prima nei Lea perché non sono più accettabili differenze di genere nei trattamenti oncologici, nonostante il problema riguardi migliaia di uomini e imponga un decisivo cambio di passo".
Ogni anno in Italia, infatti, circa 20mila uomini vengono sottoposti a un intervento di rimozione radicale della prostata a seguito di un tumore e di questi, almeno 10mila vanno incontro a disfunzione erettile con indicazione all'impianto di protesi peniena per risolverla. Ma la maggior parte dei candidati non ha accesso alle cure perché escluse dal nuovo decreto tariffe e le Regioni non sono tenute ad erogarle. Così, denunciano gli andrologi, sono pochissimi gli impianti a disposizione, in altrettanti pochi centri pubblici, distribuiti in modo disomogeneo sul territorio.
Comunque detto questo, anche i prezzi da privato di qualcuno mi sembrano veramente esagerati... da 24 a 35 mila euro sono pura speculazione.
Io ho aspettato fino ad oggi per prendere la decisione di operarmi perchè comunque il costo dell'intervento è impegnativo. Ho scelto il dott Andrea Cocci che mi opererà nella Clinica Columbus di Milano il 26 aprile per un costo totale di 18000 euro. Non vedo l'ora che arrivi finalmente il giorno... naturalmente vi terrò aggiornati.